Da dove si parte: motivi, idee e falsi miti
Se sei qui, probabilmente è perché ti è venuta voglia di coltivare qualcosa di tuo. Magari hai visto qualche orto in giro, qualcuno che raccoglie pomodori dal balcone, o semplicemente ti piacerebbe mangiare insalata e zucchine che hai curato tu, senza chiederti cosa ci sia dentro davvero. Quello che posso dirti è che non serve il pollice verde per iniziare, né un pezzo di terra enorme. E non devi nemmeno spendere una fortuna.
La domanda più normale che ci si fa è: “Ma da dove parto, se non ho mai coltivato nulla?”
La verità è che tutti hanno iniziato così, con un sacco di dubbi e mille domande.
Il punto di partenza non è il negozio di giardinaggio, né il classico “fai una buca e butta i semi”. In realtà, la cosa migliore è prendersi due minuti e pensare:
“Dove posso coltivare? Quanto tempo ho davvero? Mi basta qualche vaso o posso usare un pezzo di terra?”
Non esiste la situazione perfetta: c’è chi ha solo un balconcino, chi una striscia di terra vicino al muro di casa, chi un vero giardino. Ognuno può iniziare dal suo spazio, anche minimo.
La cosa importante è partire con poche piante (basta anche solo un’insalata o due), senza farsi scoraggiare se non tutto va dritto. Un orto non è mai tutto perfetto, ma proprio per questo dà soddisfazione.
Falsi miti:
- Non serve nessuna laurea, e sbagliare è normale.
- Puoi iniziare anche a giugno, non esiste “il mese giusto” per tutti (basta scegliere la pianta adatta).
- Se non hai spazio, si parte lo stesso: esistono orti verticali, orti in vaso, cassette di recupero.
Quindi, la risposta alla domanda “come si inizia?” è:
Guarda il tuo spazio, parti da una o due piante facili, fatti aiutare da qualche tabella (che vedrai più avanti) e preparati a divertirti. Tutto il resto viene dopo.
Come scegliere lo spazio giusto (giardino, balcone, terrazzo, piccoli spazi)
Uno dei dubbi più comuni è: “Serve per forza un pezzo di terra?”
No. Anche con un balcone o un piccolo terrazzo puoi tirare fuori più verdura di quanto immagini, basta organizzarsi. Negli ultimi anni, tra vasi, cassette, fioriere e soluzioni verticali, l’orto si è spostato dappertutto: chi ha solo un davanzale non è escluso da nulla.
Prima cosa da valutare:
Quante ore di sole prende il tuo spazio? Se hai almeno 4-6 ore di luce diretta al giorno, puoi coltivare praticamente tutto: dai pomodori alle zucchine, fino alle erbe aromatiche. Se hai solo qualche ora di sole (o solo la mattina/presto), non scoraggiarti: ci sono tante piante “adattabili” che si accontentano anche di meno. Per esempio, insalata, spinaci, bietole, prezzemolo e rucola crescono bene anche dove il sole non batte sempre forte.
Giardino, terrazzo, balcone: cambia qualcosa?
Sì, ma non così tanto da impedirti di coltivare.
- Se hai giardino: hai più scelta, anche su piante che si allungano (zucchine, cetrioli, zucche) o ortaggi da radice. Lavorerai di più il terreno, ma avrai raccolti più abbondanti.
- Se hai balcone o terrazzo: spazio limitato, ma puoi puntare su vasi profondi, cassette, fioriere lunghe e magari qualche scaffale. Con qualche trucchetto, ci sta molto più di quanto pensi.
- Poca luce o esposizione a nord? Scegli varietà “tolleranti” e non farti problemi: la soddisfazione di mangiare qualcosa coltivato da te non cambia.
Non sottovalutare il vento: se il balcone è molto esposto, meglio scegliere vasi pesanti o fissarli bene, e magari creare delle barriere con reti o pannelli.
L’anno scorso ho aiutato un’amica che vive in città a trasformare un terrazzo piccolo e molto ventoso in un mini-orto con vasi e sacchi di coltivazione. Abbiamo scelto insalata, ravanelli, pomodori nani e qualche erba aromatica. Nessun raccolto da record, ma un’insalatina ogni settimana sì!
In sintesi, adatta la scelta delle piante e dei contenitori a quello che hai. Non aspettare lo spazio perfetto: sfrutta quello che c’è, anche solo con tre vasi.
La preparazione del terreno (o del vaso): il primo vero step
Non si scappa: che tu abbia un pezzo di terra o solo un vaso, bisogna partire dalla preparazione del terreno.
E sì, anche un vaso va “preparato”, non basta buttare dentro del terriccio a caso.
Se hai un pezzo di terra
Prima di tutto, dai un’occhiata al terreno. C’è erba? È duro, troppo secco, o magari ci sono sassi? Se sì, serve una vangatura, cioè girare la terra per almeno 20-25 cm, rompendo le zolle più grosse. Così ossigeni il terreno e lo rendi più soffice, cosa che alle radici piace molto.

Fallo quando il terreno non è zuppo d’acqua e nemmeno secco come cemento.
Dopo aver vangato, elimina erbacce e radici, poi puoi aggiungere del compost o stallatico (meglio se ben maturo, almeno 6 mesi).
Quantità? Una carriola di compost ogni 4-5 metri quadri va benissimo.
Se hai dubbi sulla fertilità del terreno, prova a fare un piccolo test di pH (i kit si trovano anche nei garden center): la maggior parte delle verdure sta bene tra pH 6 e 7,5.
Se coltivi in vaso o cassetta
Qui la scelta del terriccio conta tanto: non prendere quello “universale” da supermercato se puoi evitarlo. Meglio un terriccio per orto/orto biologico, mescolato con un po’ di sabbia (10-20%) e compost maturo, se ne hai.
Non riempire mai tutto il vaso solo con compost: può essere troppo ricco e far marcire le radici. Un buon mix: 60% terriccio orto, 30% compost, 10% sabbia o perlite.
Sotto il vaso, uno strato di argilla espansa o cocci serve a far drenare l’acqua e evitare ristagni, che sono la morte delle radici. Se usi cassette di recupero, assicurati che abbiano fori sul fondo.
Quando si prepara tutto questo?
La preparazione ideale si fa qualche settimana prima della semina.
In pratica:
- Orto primaverile → Prepara a fine inverno
- Orto estivo → Prepara a inizio primavera
- Orto autunnale/invernale → Sistema tutto tra fine estate e settembre
Consiglio personale
Se sei all’inizio e non hai ancora compost, va bene anche dello stallatico pellettato (segui la dose in etichetta, di solito 50-80 grammi per vaso da 40 litri). Non strafare: troppo concime può essere peggio di niente.
👉 Preparazione del terreno con la tecnica della lavorazione minima (erpicatura)
🔗 https://faolex.fao.org/docs/pdf/ita37255.pdf
Scegliere cosa piantare: varietà e calendario pratico per principianti
Una delle parti più divertenti, ma anche più complicate per chi inizia, è capire quali piante scegliere e quando piantarle. Anche qui la paura di sbagliare è comune: troppe varietà, poca esperienza, rischio di fare confusione tra semi e piantine. In realtà, partire bene è più semplice di quanto pensi.
Quali piante sono facili da coltivare?
Se sei alle prime armi, la soluzione migliore è puntare su ortaggi “tuttofare” che non ti complicano la vita e danno soddisfazioni anche se dimentichi di annaffiare ogni tanto. Ecco una lista concreta:
- Insalate a taglio (lattuga, rucola, cicoria): crescono in fretta e puoi raccogliere più volte.
- Spinaci, bietole, ravanelli: pochi problemi, raccolta veloce, ideali anche in vaso.
- Pomodori nani o da balcone: non hanno bisogno di molto spazio, basta un vaso profondo (almeno 25 cm).
- Fagiolini rampicanti: li metti e fanno tutto da soli, servono solo dei tutori (bastoncini o griglie).
- Erbe aromatiche (prezzemolo, basilico, erba cipollina): utili in cucina, resistono anche in condizioni meno ideali.
Se hai poco sole, insalate, bietole, spinaci e prezzemolo sono i più adattabili.
Se invece hai tanto sole, via libera a pomodori, zucchine, peperoni, melanzane.

Quando seminare? E come scegliere il momento giusto?
Qui bisogna guardare la stagione e la zona in cui vivi.
- Primavera (marzo-aprile): lattuga, carote, piselli, spinaci, ravanelli, cipolle.
- Fine primavera/inizio estate (maggio-giugno): pomodori, zucchine, basilico, cetrioli, peperoni, melanzane.
- Fine estate (agosto-settembre): spinaci, radicchio, cavolo nero, cicoria, rape.
Non esiste un giorno “magico”, ma con questa tabella di massima eviti errori da principianti. Un trucchetto: inizia con poche varietà e segui le bustine dei semi (o le etichette delle piantine) che indicano sempre il mese migliore
Consociazioni utili e abbinamenti vincenti
Coltivare insieme piante che si “aiutano” è un modo facile per avere un orto più sano e produttivo. Per esempio:
- Pomodoro e basilico vanno benissimo insieme (basta un vaso profondo), si proteggono a vicenda da certi parassiti.
- Carote e cipolle: si danno una mano contro le mosche dannose.
- Fagiolini e zucchine: non si danno fastidio e sfruttano bene lo spazio.
Evita invece di mettere vicino piante che si “rubano” spazio o nutrienti (tipo pomodoro e patata nello stesso vaso).
Se vuoi approfondire, esistono tabelle di consociazioni facili da consultare.
E se hai poco spazio o ombra?
Non rinunciare: insalate, erbe aromatiche e bietole si adattano a vasi piccoli e poca luce. Basta evitare ortaggi che hanno bisogno di tanto sole come melanzane o peperoni.
Attrezzature e materiali: cosa serve davvero (senza spendere troppo)
Uno degli errori più comuni è pensare che servano mille attrezzi costosi per iniziare. In realtà, bastano poche cose davvero utili, molte delle quali magari le hai già in casa. Non serve svuotare il portafoglio prima ancora di aver piantato un seme.
Gli attrezzi base (senza esagerare)
- Guanti da lavoro: anche quelli più economici vanno bene, ti proteggono da spine, terra e vesciche.
- Pala o vanghetta: una piccola per vasi e cassette, una più grande se hai un pezzetto di terra.
- Annaffiatoio: meglio con beccuccio lungo, per bagnare bene anche tra le foglie.
- Forchetta o rastrellino: per smuovere la terra, togliere erbacce e rompere la crosta superficiale.
- Cesoie o forbici robuste: ti servono sia per tagliare rami secchi sia per raccogliere ortaggi come bietole e insalate.
Per l’orto in vaso, spesso bastano una paletta e delle forbici da cucina. Per chi ha un giardino più grande, una zappa e una carriola fanno comodo, ma si può tranquillamente partire anche senza.
Contenitori, cassette e materiali di recupero
Non farti fregare dalle mode: vasi e cassette vanno benissimo anche se riciclati. Le cassette della frutta (quelle in plastica dura o legno) sono perfette per insalate e radicchi. L’importante è che abbiano fori sul fondo per drenare l’acqua.
I vasi devono essere abbastanza profondi: almeno 20-25 cm per la maggior parte delle verdure, anche qualcosa in più per pomodori e zucchine.
Trucchetto pratico:
Se hai paura che l’acqua ristagni, metti un po’ di ghiaia, cocci di vecchi vasi o argilla espansa sul fondo. Se usi contenitori molto leggeri (tipo le cassette), puoi fissarli con delle corde o appoggiarli contro una parete, specialmente su balconi ventosi.
Terra, compost e sementi
Prendi sempre terriccio per orto o per ortaggi, meglio se biologico. Se puoi, aggiungi un po’ di compost maturo o stallatico pellettato (ma mai esagerare). Le sementi si trovano in qualsiasi negozio di giardinaggio, supermercato fornito o online, ma se sei all’inizio prendi poche varietà e leggi sempre bene le istruzioni sulla confezione.
Risparmia dove puoi
Prima di comprare qualsiasi cosa, guarda cosa hai già a disposizione: vecchi secchi, bottiglie tagliate, scatole resistenti. L’importante è che siano pulite e che lascino scolare l’acqua. Spendere il giusto all’inizio aiuta a non scoraggiarsi se qualcosa non va subito come vuoi.


Irrigazione, pacciamatura e cura: la gestione quotidiana dell’orto
Arrivato qui, hai già preparato lo spazio, scelto le piante e sistemato i contenitori. Ora inizia la parte in cui l’orto “vive” e devi dedicargli un po’ di attenzione, ma senza stressarti. Spesso chi inizia pensa di dover stare con l’annaffiatoio in mano ogni giorno, ma basta un minimo di regolarità e qualche accortezza.
Come innaffiare l’orto (senza combinare disastri)
Le regole sono semplici, ma non sempre intuitive:
- Annaffia quando il terreno è asciutto in superficie ma ancora umido sotto (basta infilare un dito).
- Meglio la mattina presto o al tramonto: così l’acqua evapora meno e le piante la assorbono meglio.
- Evita di bagnare troppo le foglie: se puoi, bagna vicino alla base delle piante. Le foglie troppo bagnate, specie la sera, favoriscono funghi e malattie.
- In vaso, il terriccio si secca più in fretta: controlla ogni giorno in estate, ogni 2-3 giorni nelle altre stagioni.
Sistema a goccia?
Se hai tanti vasi o poco tempo, puoi costruire un semplice impianto di irrigazione a goccia con bottiglie forate o kit economici. Funziona anche per chi viaggia spesso: basta regolare la portata e l’acqua arriva piano piano dove serve.
Trucchetto: innaffiare poco ma spesso, piuttosto che tanto tutto in una volta.
Pacciamatura: perché farla (e come farla sul serio)
La pacciamatura consiste nel coprire il terreno con uno strato di materiale (paglia, foglie secche, erba tagliata, teli di juta o tessuto non tessuto). Questo aiuta a:
- Conservare l’umidità (quindi meno annaffiature)
- Evitare la crescita di erbacce
- Proteggere il terreno dal caldo e dal freddo
Come si fa?
Metti uno strato spesso 3-5 cm intorno alle piante, lasciando libera la base del fusto. Nei vasi puoi usare anche corteccia o fibra di cocco.


Quando rifare la pacciamatura?
Ogni volta che vedi che si assottiglia o si decompone (di solito una volta ogni 1-2 mesi).
Parassiti ed errori comuni: come gestirli
Prima o poi in ogni orto arrivano lumache, afidi, bruchi o qualche foglia mangiucchiata. Non è il caso di preoccuparsi, ma serve agire in modo mirato.
Lumache:
Se vedi buchi sulle foglie, controlla sotto i vasi e tra le piante: spesso trovi lumache o limacce nascoste. Puoi raccoglierle la sera a mano oppure creare delle barriere naturali. I fondi di caffè sparsi intorno alle piante funzionano abbastanza bene, così come i gusci d’uovo frantumati (li cospargi tutto intorno). Se vuoi una soluzione che dura di più, puoi usare nastro di rame o piccoli cerchi di rame: alle lumache il rame dà fastidio e le tiene lontane.
Ripeti l’applicazione dopo forti piogge o quando vedi che le barriere si assottigliano.
Afidi:
Se noti foglie accartocciate o piccoli insetti verdi/neri sulle cime delle piante, sono quasi sempre afidi. Il rimedio più semplice è uno spray fatto con acqua e sapone di Marsiglia (senza profumi né additivi): sciogli un cucchiaino di sapone in mezzo litro d’acqua e spruzza sulle parti colpite la sera, una volta ogni 7 giorni, finché non vedi più afidi.
Un’altra alternativa è l’olio di neem mescolato a sapone potassico: funziona bene, ma non usarlo nelle ore più calde e sempre alla sera.
Funghi:
Macchie scure sulle foglie o muffa bianca? Di solito è colpa dell’umidità e del poco ricambio d’aria.
- Evita ristagni d’acqua nei sottovasi
- Togli regolarmente le foglie secche o troppo fitte
- Annaffia sempre alla base delle piante, mai sulle foglie, e preferisci la mattina presto
Errori classici:
- Irrigare troppo “per paura”: le radici marciscono, meglio controllare il terreno con un dito prima di bagnare di nuovo.
- Dimenticarsi delle erbacce: dopo piogge o innaffiature, smuovi il terreno con un rastrellino almeno una volta a settimana. Le erbacce tolgono spazio e nutrimento agli ortaggi.
Se hai dubbi o una pianta ti sembra davvero messa male, fai una foto e chiedi in un gruppo di orticoltori: spesso si trova la soluzione in poco tempo. Le community social possono rivelarsi davvero molto utili certe volte!
Dalla semina alla raccolta: consigli pratici e gestione stagionale
Mettere i semi o le piantine nel terreno è solo l’inizio. La vera soddisfazione arriva quando raccogli qualcosa coltivato da te, anche se sono solo due pomodori o un mazzetto di insalata. Ci sono però alcuni passaggi che è meglio non improvvisare, soprattutto le prime volte.
La semina: diretta o in semenzaio?
Per molte verdure (insalate, spinaci, ravanelli), puoi seminare direttamente nel vaso o nella terra dove resteranno.
- Come fare?
Segui le istruzioni sul retro delle bustine: ogni pianta ha la sua profondità (di solito tra 1 e 2 cm) e distanza minima tra i semi. Meglio non esagerare: metti meno semi e, se ne nascono troppi, “diradali” togliendo quelli più deboli.
Per altre (pomodori, peperoni, melanzane), meglio seminare in semenzaio, cioè in piccoli contenitori o vasetti. Quando hanno almeno 3-4 foglie vere, si trapiantano dove hai scelto.
Consiglio pratico: prepara il semenzaio 6-8 settimane prima della stagione “giusta”, così non resti indietro.
Trapiantare le piantine: come farlo bene
Quando trapianti, il trucco è non rompere il pane di terra attorno alle radici e non farle mai asciugare del tutto.
- Scava una buca un po’ più larga delle radici
- Sistema la piantina, ricopri e premi leggermente la terra
- Annaffia subito dopo, anche se il terreno sembra già umido
Non trapiantare nelle ore più calde della giornata: meglio mattino presto o tardo pomeriggio, così la pianta si stressa meno.
La raccolta: quando si fa e come capire il momento giusto
Ogni pianta ha il suo tempo.
- Insalate, spinaci e rucola si raccolgono anche “a taglio”, quando le foglie sono grandi almeno 10 cm.
- Pomodori, peperoni, zucchine: meglio aspettare che il frutto sia ben colorato e sodo.
- Ravanelli e carote: si tirano quando la radice spunta dalla terra e raggiunge una buona dimensione.
Meglio raccogliere al mattino o alla sera, mai nelle ore più calde.
Dopo la raccolta: come gestire l’orto
Dopo aver raccolto, puoi:
- Rinnovare la pacciamatura
- Seminare una coltura diversa (rotazione) per non impoverire il terreno
- Ripulire i residui delle piante vecchie
In autunno, prepara il terreno per l’inverno: togli le piante morte, aggiungi compost, copri il suolo se non coltivi nulla (anche solo con un telo o foglie secche).
Errore da evitare:
Non lasciare mai il terreno nudo a fine stagione: si secca, si compattano le zolle e crescono solo erbacce.
Problemi comuni e soluzioni rapide: piante che non crescono, foglie gialle, malattie
Capita spesso, soprattutto le prime volte, di vedere che qualcosa non va come speravi. Magari le piantine restano ferme, le foglie iniziano a diventare gialle, o spuntano macchie strane. Non è il caso di buttarsi giù: succede a tutti e spesso basta poco per rimediare.
Le piante non crescono: cosa controllare
Se dopo un paio di settimane i semi non germinano o le piantine non si sviluppano, chiediti:
- Il terreno resta troppo bagnato o troppo secco?
- C’è abbastanza luce?
- Forse hai messo troppi semi nello stesso spazio?
A volte è solo questione di pazienza. Se hai usato terriccio scadente o il vaso è troppo piccolo, le radici non trovano spazio e la crescita si blocca. Meglio pochi semi distanziati bene, e ogni tanto arieggia la superficie del terreno con una forchetta.
Foglie gialle o macchie strane: da cosa dipende?
Le foglie che ingialliscono possono avere molte cause. Spesso è un eccesso di acqua, o una carenza di nutrimento. Se il problema riguarda solo le foglie più vecchie in basso, probabilmente è normale: la pianta si rinnova.
Se invece si tratta delle foglie nuove, allora c’è qualcosa che non va: poca luce, troppa acqua o mancanza di ferro e azoto.
Come intervenire:
- Riduci le annaffiature e lascia asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra.
- Se il terreno è vecchio, aggiungi un po’ di compost o un concime specifico (segui sempre le dosi in etichetta).
👉 Per una guida tecnica sulla difesa integrata delle colture orticole, puoi consultare questa pagina del CREA:
🔗 https://www.crea.gov.it/documents/20126/0/Aggiornamento%2B2022_PTA%2B2021-2023.pdf
FAQ sulla Creazione dell’Orto: Le Risposte alle Domande Più Frequenti
1. Come si inizia a fare un orto per principianti?
Si parte scegliendo uno spazio che riceve almeno 4-6 ore di sole al giorno, anche piccolo o su un balcone. Inizia con pochi vasi o una striscia di terra, prepara bene il terreno (o scegli terriccio di qualità), e pianta varietà semplici come insalate, spinaci, prezzemolo o pomodorini. Segui i ritmi delle stagioni, non avere paura di sbagliare e prendi appunti: così impari ogni volta qualcosa di nuovo.
2. Qual è il periodo migliore per fare l’orto?
In generale la primavera è il momento migliore per iniziare quasi tutte le colture, ma ci sono verdure che crescono bene anche in estate e in autunno. Consulta sempre le indicazioni sulle bustine dei semi: ogni pianta ha il suo periodo ideale. L’importante è non aspettare la “condizione perfetta”: parti con quello che hai e con la stagione giusta per la varietà che scegli.
3. Quali attrezzi servono davvero per iniziare?
Bastano guanti, paletta o vanghetta, annaffiatoio, rastrellino e un paio di forbici robuste. Tutto il resto si aggiunge con il tempo e l’esperienza. Se inizi in balcone, magari puoi riciclare contenitori che hai già in casa.
4. Come si prepara il terreno per l’orto?
In giardino va vangato, arieggiato e arricchito con compost o letame maturo. In vaso scegli un terriccio specifico per ortaggi, aggiungi compost e uno strato drenante sul fondo. Non serve esagerare con il concime, ma il terreno va sempre rinnovato prima di ogni ciclo di coltivazione.
5. Come si protegge l’orto dai parassiti senza usare pesticidi?
Usa barriere fisiche come gusci d’uovo o reti per le lumache, prediligi soluzioni naturali come il sapone di Marsiglia contro gli afidi, e coltiva piante che si aiutano tra loro (come basilico vicino ai pomodori). Ruota le colture e osserva spesso: prevenire è più facile che curare.
6. Cosa fare se le piante non crescono o le foglie diventano gialle?
Prima controlla l’acqua: troppa o troppo poca può bloccare la crescita. Se il terreno è povero o vecchio, aggiungi compost o concime. Le foglie gialle possono essere anche il segnale di poca luce o eccesso d’acqua. Cambia una cosa per volta e osserva le piante: spesso migliorano in pochi giorni.
📩 Hai dubbi o vuoi raccontare la tua esperienza?
Scrivimi nei commenti: rispondo sempre volentieri, e magari la tua domanda può aiutare anche altri coltivatori!
Se invece coltivi da tempo e hai qualche trucco personale, condividilo: qui si impara tutti insieme.
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