Perché creare un giardino su misura per bambini
Un giardino progettato per i bambini non è solo uno spazio dove giocare, ma un ambiente in cui possono crescere, esplorare, imparare e rilassarsi in modo naturale. Non serve avere tanto spazio o attrezzature costose.Bastano anche pochi metri quadri organizzati bene, con zone diverse che stimolano i sensi e favoriscono il movimento.
Un giardino di questo tipo aiuta lo sviluppo fisico: migliora l’equilibrio, la coordinazione e la capacità di orientarsi. Basta un percorso irregolare, una zona in pendenza, superfici differenti da calpestare. Tutti elementi semplici, che però fanno una grande differenza nel tempo. Anche il contatto diretto con terra, piante, insetti e acqua aiuta i bambini a sentirsi sicuri, ad acquisire autonomia e a costruire un rapporto positivo con l’ambiente.
Oltre al corpo, un giardino pensato bene nutre anche la parte emotiva. Un angolo tranquillo all’ombra, con una tenda o dei cuscini, diventa spesso un rifugio dove leggere, osservare, giocare o semplicemente stare in silenzio. Avere un mini orto personale insegna la pazienza e regala soddisfazioni. E’ anche un modo per tenere lontani i bambini da quei dannati strumenti elettronici, come tablet e telefoni!
L’anno scorso, ad esempio, in un’aiuola rialzata abbiamo seminato lattughine e calendule con le mie nipotine di 4 e 6 anni. Quando venivano a trovarmi, andavano a controllarne la crescita, e hanno imparato da soli a dosare l’acqua. Gli ho spiegato cosa fare e come farlo, hanno appreso molto velocemente devo dire.
Un giardino così non si compra: si costruisce con pazienza, materiali semplici e attenzione ai dettagli. Ed è proprio questo che lo rende speciale.
👉 Per approfondire i benefici del giardinaggio educativo e nutrizionale con i bambini, consulta il manuale FAO (Inglese) “Aims and principles – Setting up and running a school garden”:
Link: https://www.fao.org/4/a0218e/A0218E04.htm
Percorsi sensoriali: materiali, stimoli, benefici
Immagina un sentiero fatto di sabbia, corteccia morbida, sassolini lisci e ciuffi d’erba. I bambini ci camminano sopra a piedi nudi, uno dopo l’altro, incuriositi da ogni nuova sensazione. Un percorso sensoriale è proprio questo: un’idea semplice che può trasformare una parte del giardino in un’esperienza attiva e coinvolgente.
Non è necessario fare cose super complicate. Basta una striscia di terreno divisa in sezioni, ognuna con un materiale diverso. I più usati sono sabbia, ghiaia, legno, pietre, erba, corteccia, ma si possono aggiungere anche tappi di sughero, pigne, tessuti ruvidi, o oggetti naturali raccolti insieme. Ogni materiale stimola il tatto, l’equilibrio e l’attenzione al movimento. Bisogna fare attenzione pero a non scegliere materiale appuntito, che potrebbe fare male ai piedini.
Per creare il percorso, bastano sezioni larghe 40–50 cm e lunghe circa 1 metro. Delimitale con assi, mattoni, tronchi o sassi piatti. Sotto ogni sezione è utile posare un telo traspirante (come il TNT) per separare i materiali dal terreno e facilitare la pulizia. Alcuni, come sabbia o trucioli, vanno rinnovati ogni 2–3 mesi, soprattutto se il percorso è molto usato.
È importante che i materiali siano puliti, stabili e senza spigoli. Evita superfici scivolose, vetri, metalli, o sassi appuntiti. Questo tipo di gioco è adatto dai 2 ai 7 anni, ma può piacere anche ai più grandi, soprattutto se arricchito con campanelli, corde o oggetti sonori.
Nei mesi estivi, meglio proporlo al mattino o nel tardo pomeriggio, quando le superfici non sono troppo calde. Se vuoi iniziare in piccolo, bastano tre materiali diversi, anche in vasche o cassette separate: l’effetto è già molto coinvolgente.
Non serve spendere nulla o avere tanto spazio. Serve solo osservare, ascoltare, e lasciarli esplorare con i piedi.
Alcuni materiali possono arrivare anche direttamente dall’orto o dal giardino: paglia secca, resti di potatura, gusci di noci, terra setacciata, diventano parte del gioco ma insegnano anche a non sprecare nulla e a osservare da vicino i residui delle coltivazioni.

Angoli creativi e giochi fai-da-te
Non tutti i bambini amano correre o arrampicarsi. Alcuni preferiscono disegnare, costruire, mescolare ingredienti inventati o colorare quello che trovano. Per questo ha senso prevedere nel giardino anche uno spazio dedicato alla creatività manuale, dove ci si possa sporcare le mani e usare la fantasia in libertà.

Uno degli allestimenti più amati è la cucina di fango: si può realizzare con una vecchia asse, qualche pentolino, una ciotola e dei cucchiai. Aggiungendo terra, acqua, foglie e fiori, nasce un angolo di gioco che cambia ogni giorno. Basta che sia vicino a una fonte d’acqua e in una zona che può sporcarsi. Puoi delimitarla con cassette di legno o tronchi bassi per rendere tutto più ordinato.

Anche un semplice banchetto da disegno ricavato da un pallet appoggiato su due blocchi può diventare un punto fisso. Tieni a disposizione gessetti, pennelli spessi, barattoli per l’acqua e colori lavabili. Sotto, puoi creare un contenitore con materiali raccolti nel giardino: rametti, sassolini, pigne, fiori secchi.
I giochi fai-da-te funzionano bene se lasciano spazio all’immaginazione. Un tunnel costruito con i cartoni può diventare una grotta, un castello o un nascondiglio, a seconda del giorno e dell’umore. Labirinti con corde, percorsi motori con pneumatici o assi, strutture in pallet… tutto può trasformarsi. Se possibile, coinvolgi i bambini nella costruzione: scegliere i materiali, dipingerli, montare i pezzi insieme è spesso più divertente che usarli dopo. E imparano tanto.
Un’idea semplice ma efficace è preparare dei vasi di terracotta da decorare con colori acrilici o pennarelli indelebili. Ognuno può creare il proprio vaso, metterci una piantina e prendersene cura. Funziona bene anche in gruppi, durante compleanni o pomeriggi in compagnia. Questa è una delle mie attività preferite da fare con le mie nipotine! Si divertono un sacco a dipingere.

Puoi rinnovare questi angoli ogni stagione, aggiungendo materiali nuovi o adattandoli all’età. Anche un’ora a settimana può bastare per dare continuità al gioco.
Questi spazi non servono solo a far passare il tempo, ma anche a stimolare la loro fantasia e a far emergere interessi, carattere e immaginazione. Basta poco, ma serve che sia uno spazio “loro”.
Il giardino educativo: orto semplice e piante sicure
Coltivare qualcosa con le proprie mani è una delle esperienze più formative per un bambino. Non serve trasformare tutto il giardino in un orto: basta dedicare un angolo ben esposto al sole, anche piccolo, dove piantare qualche verdura facile o fiore resistente. L’importante è che sia un pezzo “loro”, riconoscibile e accessibile.
Tra le piante più adatte ci sono insalatine, ravanelli, basilico, fagiolini nani e calendule. Crescono in fretta, hanno bisogno di poca cura e permettono ai bambini di vedere progressi visibili settimana dopo settimana. Una volta abbiamo fatto piantare due vasi di fragoline e tre file di ravanelli a un gruppo di bimbi dai 4 ai 7 anni: è bastata una settimana perché si affezionassero a quel pezzo di terra, controllando ogni giorno se c’erano nuovi germogli.
Se non hai terra disponibile, puoi usare un orto rialzato o anche vasi grandi (almeno 30 cm di diametro), sistemati in fila su un muretto o una pedana. È importante che siano a portata di mano, stabili e dotati di buon drenaggio. L’innaffiatura può diventare un’abitudine giornaliera, da fare sempre al mattino presto o nel tardo pomeriggio, quando il terreno assorbe meglio e l’acqua non evapora subito.
Quando scegli cosa piantare, tieni conto anche della sicurezza: alcune specie ornamentali, come oleandro, digitale o datura, sono tossiche se ingerite. Meglio puntare su piante edibili e aromatiche, che si possono toccare, annusare, e in certi casi anche assaggiare. Evita varietà con spine, foglie irritanti o bacche sconosciute, soprattutto se i bambini sono molto piccoli.
Insegnare a coltivare non è solo trasmettere una tecnica, ma accompagnare un gesto lento, concreto, che mette in contatto con il tempo e la cura. E questo, nel giardino, vale più di qualunque teoria.
Se hai già un orto familiare, puoi coinvolgere i bambini direttamente anche nella coltivazione “seria”: seminare una fila di carote, trapiantare qualche piantina di zucchina, raccogliere le fragole.
Basta riservare loro un piccolo spazio fisico e un compito preciso, anche se semplice. È un modo per trasmettere il valore del lavoro agricolo, della stagionalità e dell’attesa. E spesso diventano più attenti di noi, se gli si dà fiducia.

Decorazioni e zone di relax per bambini
Ogni giardino ha bisogno di una zona più tranquilla, dove fermarsi, riposarsi, osservare. Anche per i bambini è utile avere un angolo in cui non si corre e non si costruisce, ma si sta, semplicemente. Può essere sotto un albero, in un punto ombreggiato, o in una tenda da esterno con qualche cuscino e un tappeto.
Un’idea semplice è creare una piccola zona relax sotto una struttura coperta da piante rampicanti. I fagiolini, i piselli odorosi o la vite canadese crescono in fretta e offrono ombra naturale da maggio a settembre. Basta un archetto in ferro o una griglia verticale, e qualche vaso profondo. L’anno scorso abbiamo realizzato un piccolo tunnel di fagiolini rampicanti tra due archetti: in meno di un mese i bambini ci si infilavano sotto per leggere o semplicemente per chiacchierare.
Per rendere più accogliente questa parte, si possono aggiungere decorazioni realizzate con materiali del giardino: sassi dipinti, bastoncini colorati, rami intrecciati. Anche i semi più grandi – come quelli di girasole o zucca – si prestano bene: infilati in piccoli spaventapasseri o usati per decorare vasetti fatti a mano. È un modo semplice per dare valore a ciò che cresce, anche quando non si mangia.
Un’idea utile è riciclare vecchi vasi crepati o scoloriti: basta una mano di acrilico e diventano portavaso personalizzati. Se coltivi piante aromatiche o fiori da taglio, puoi creare una piccola aiuola fiorita o profumata attorno alla zona relax, che cambia con le stagioni. Aggiungere un’amaca bassa o una seduta fatta con cassette è un buon modo per rendere questo spazio davvero vivibile.
Questi angoli funzionano soprattutto nei momenti “lenti”: dopo pranzo, al tramonto, nei giorni in cui l’orto ha già dato tutto. Spesso i momenti più belli arrivano proprio quando non si fa niente, ma si resta lì, in silenzio, a guardare crescere qualcosa.

👉 Per linee guida su sicurezza nei giardini familiari, uso di materiali non tossici, e pratiche per proteggere i bambini dal terreno contaminato, ti consiglio il documento ATSDR‑CDC “Safe Gardening, Safe Play, and a Safe Home”:
Link: https://stacks.cdc.gov/view/cdc/25846/
FAQ sul Giardino per Bambini: Le Risposte alle Domande Più Frequenti
Quali sono le migliori piante da coltivare con i bambini?
Le più adatte sono le piante a crescita veloce e facile manutenzione, come lattughine, ravanelli, basilico, calendule, pomodorini datterini e fragoline di bosco. Meglio evitare piante tossiche o con spine, specialmente con bimbi piccoli.
Come creare un percorso sensoriale sicuro in giardino?
Usa materiali naturali e ben separati come sabbia, corteccia, pietre lisce, erba, legno. Ogni sezione deve essere stabile, larga almeno 40 cm, con un telo traspirante sotto. Evita materiali taglienti o scivolosi, e controlla che tutto sia ben fissato.
Quanto spazio serve per un orto didattico?
Anche un metro quadro può bastare. Puoi usare aiuole rialzate o vasi grandi da 30 cm di diametro. L’importante è che i bambini possano raggiungerli facilmente e prendersene cura, annaffiando ogni giorno.
Come proteggere i bambini dal sole in giardino?
Crea zone ombreggiate con tende, vele, casette o rampicanti (come vite canadese o fagiolini). Le ore più calde (11–16) andrebbero evitate per il gioco attivo. Prediligi attività tranquille all’ombra.
Quali materiali usare per i giochi fai-da-te?
Pallet, cassette, cartoni, pneumatici, vasi, rami e tessuti naturali. Devono essere robusti, non tossici e senza spigoli vivi. Coinvolgere i bambini nella costruzione li aiuta a prendersi cura di quello che usano.
Si può unire gioco e coltivazione in uno stesso spazio?
Sì. Puoi usare l’orto come spazio educativo e creativo, inserendo cartelli fatti a mano, percorsi tra le aiuole, piccole zone relax tra le piante. Coltivare e giocare possono convivere, se lo spazio è pensato con attenzione.
📩 Hai domande o vuoi raccontare com’è il giardino che hai costruito per i tuoi bambini?
Scrivimi nei commenti: rispondo volentieri, e magari la tua esperienza può ispirare altri lettori.
Se coltivi già con i più piccoli, condividi le tue idee: qui si impara tutti insieme.
0 commenti