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Pide al Formaggio: Ricetta Focaccia Turca Originale

da | Mar 31, 2025 | Ricette dall'Orto | 0 commenti

Cos’è la Pide al Formaggio: Origini, Tradizione e Differenze con la Pizza

Quando si parla di pide al formaggio, da molti definita “pizza turca”, ma in realtà la pide è una sorta di focaccia tipica della cucina turca, famosa soprattutto nella versione con il formaggio, che trovi ovunque nei panifici di Istanbul e nei piccoli villaggi dell’Anatolia.
A vederla, sembra una barchetta dorata con il bordo leggermente croccante e il centro sempre morbido, pieno di formaggio che fila. Rispetto alla pizza italiana, la pide è più sottile ai bordi, ha una forma allungata e si farcisce quasi sempre lasciando spazio al centro per il ripieno, senza sugo di pomodoro.

La storia della pide si perde nei secoli, perché era già diffusa durante l’Impero Ottomano, soprattutto nelle zone agricole dove pane e formaggio erano alla base della dieta quotidiana. Oggi la trovi nelle case e nei locali di tutta la Turchia, dal Mar Nero fino al Mediterraneo, e ognuno ha la sua versione, che cambia anche in base agli ingredienti che si hanno a disposizione: chi ha l’orto aggiunge erbe fresche, chi vive vicino ai pascoli usa il formaggio locale, chi è in città trova tutto al mercato.

Una delle cose più belle, quando si prepara la pide in casa, è proprio poter usare ingredienti freschi coltivati da sé. Ad esempio, il prezzemolo e la cipolla fresca raccolti dal balcone danno davvero una marcia in più al ripieno. In Turchia non è raro vedere donne che impastano la pide al mattino usando quello che trovano nell’orto: pomodorini, spinaci, peperoncino, oppure solo erbe fresche raccolte appena fuori dalla porta di casa. È un gesto quotidiano, semplice, che avvicina chi cucina alla terra.

Ingredienti della Pide: Dal Kasar ai Formaggi Italiani e l’Importanza dell’Autoproduzione

Per fare una pide al formaggio veramente buona, la scelta degli ingredienti è importante. La base resta semplice: farina, acqua, lievito, sale, olio. Ma il protagonista vero è sempre il formaggio. In Turchia si usa il kasar, un formaggio a pasta semi-dura che fila bene e ha un sapore delicato. Non sempre è facile da trovare in Italia, ma ormai qualche negozio etnico lo vende anche online. In alternativa, puoi usare una mozzarella ben scolata, un caciocavallo giovane oppure, se vuoi provare qualcosa di diverso, anche la scamorza o un pecorino poco stagionato. Io ho sperimentato con diversi tipi di formaggi italiani: la mozzarella, ad esempio, rende il ripieno più umido e filante, mentre il caciocavallo dà una spinta di gusto che si avvicina molto alla ricetta originale.

La pide si presta bene anche a varianti vegetariane, con spinaci o erbette di campo. Da quando coltivo in balcone un po’ di prezzemolo e cipolle, non li compro più. Il prezzemolo fresco tagliato all’ultimo dà un profumo diverso, e le cipolle appena raccolte sono dolci e leggere. Basta davvero poco per cambiare il risultato finale: ti accorgi della differenza già al primo morso.

Una cosa che consiglio a chi coltiva anche solo un piccolo orto, è di provare a integrare sempre qualche ingrediente autoprodotto. Cipolle, spinaci, prezzemolo, erba cipollina e anche un tocco di peperoncino: danno carattere al ripieno, ti fanno risparmiare sulla spesa e aggiungono qualcosa di tuo alla ricetta. In fondo, la pide nasce proprio come focaccia di casa, fatta con quello che si ha: più gli ingredienti sono freschi, più il risultato assomiglia a quello originale turco.

Se non trovi il kasar e vuoi ordinarlo online, ci sono diversi negozi specializzati, ma per una pide fatta in casa, un buon formaggio filante italiano va più che bene. Non farti mai bloccare dalla mancanza di un ingrediente: l’importante è che il formaggio sia abbastanza morbido e abbia una buona resa in cottura, senza rilasciare troppa acqua.

L’Impasto Perfetto: Ingredienti, Ricetta e Consigli Pratici

Ingredienti per 4 pide medie:

  • 500 g farina tipo 0 (o metà 0 e metà 00; puoi fare 100 g integrale + 400 g 0 se vuoi un gusto più rustico)
  • 7 g lievito secco attivo (o 18 g lievito fresco)
  • 280-300 ml acqua tiepida (meglio iniziare con 280 ml, poi vedere se serve aggiungerne un po’)
  • 2 cucchiai olio extravergine d’oliva
  • 1 cucchiaino zucchero
  • 1 cucchiaino sale

Procedimento:

  1. Sciogli il lievito in metà dell’acqua tiepida con lo zucchero. Lascia riposare 5-10 minuti finché fa una schiumetta in superficie (così sei sicuro che il lievito è attivo).
  2. Aggiungi la farina gradualmente, impastando man mano e aggiungendo anche il resto dell’acqua. Quando l’impasto prende corpo, incorpora l’olio e infine il sale.
    Se impasti a mano, ci vorranno almeno 10 minuti per ottenere una massa liscia, elastica e non appiccicosa.
  3. Copri con pellicola o un panno umido e lascia lievitare fino al raddoppio del volume. In media servono 2 ore, ma se fa molto caldo può bastare un’ora e mezza.
  4. Dividi l’impasto in 4 pezzi. Lasciali riposare 10 minuti coperti, così si stendono meglio senza strapparsi.
  5. Stendi ogni pallina in un ovale spesso mezzo centimetro circa, su un piano infarinato.
    (Se vuoi la versione senza glutine, usa 350 g mix per pane senza glutine, 150 g farina di riso, stesso procedimento ma con meno acqua: inizia con 240 ml, aggiungi se serve.)

Nota sulla lievitazione:
Se vuoi usare lievito madre: sostituisci il lievito secco/fresco con 120 g di lievito madre solido rinfrescato, riduci l’acqua a 220-230 ml. L’impasto va fatto la sera e lasciato lievitare in frigo 10-12 ore. La mattina dopo, portalo a temperatura ambiente per almeno un’ora prima di stenderlo.

Consigli pratici:

  • Se impasti a mano e fa caldo, lavora sempre su un piano fresco, leggermente infarinato.
  • Se ti sembra che l’impasto sia troppo duro, aggiungi 1 cucchiaio di acqua alla volta.
  • Se risulta troppo appiccicoso, una manciata di farina risolve. Ma non esagerare, sennò la pide viene secca dopo cotta.
  • Temperatura ideale per la lievitazione: 24-26°C.
    Se in casa fa più freddo, puoi mettere l’impasto nel forno spento con la luce accesa.

Le prime volte che ho provato a fare la pide, tendevo a mettere poca acqua per paura che l’impasto si appiccicasse. Ovviamente il risultato era una focaccia dura. Il segreto è avere un impasto morbido, quasi “vivo” tra le mani: così viene soffice dentro e croccante fuori. Prenditi il tempo per lavorarlo bene, senza fretta.

Modellatura e Farcitura: Come Ottenere la Forma “a Barca” e una Farcitura Cremosa

A questo punto, hai l’impasto pronto e riposato. Adesso viene la parte che in tanti temono, ma che in realtà è anche la più divertente: dare la forma tipica della pide e farcirla.

Come si fa la forma “a barca”:

  • Prendi una pallina d’impasto e stendila con il mattarello su un foglio di carta forno, cercando di ottenere un ovale lungo circa 30-35 cm e largo 12-15 cm.
  • Il trucco è non schiacciare troppo i bordi: lasciarli leggermente più spessi ti aiuta a contenere il ripieno senza che esca tutto in cottura.
  • Distribuisci la farcitura al centro, lasciando almeno 2 cm liberi sui lati lunghi e 3-4 cm alle estremità.
  • Ora, ripiega i bordi lunghi verso il centro e pizzica le due estremità per chiuderle a punta, come una barca. I bordi così formati proteggono il ripieno e danno alla pide quell’aspetto unico che la distingue da altre focacce.
Ecco come preparo la pide al formaggio a casa: parto dalla pallina d’impasto, la stendo su carta forno con il mattarello, poi distribuisco il formaggio lasciando sempre un po’ di bordo, e chiudo a barchetta pizzicando le estremità.

Ripieno classico al formaggio:

  • 300-350 g di formaggio filante (kasar, mozzarella per pizza ben asciutta, caciocavallo giovane, o mix di questi)
  • Un ciuffo abbondante di prezzemolo fresco tritato
  • (facoltativo) 1 cipollotto fresco dell’orto, tagliato sottile

Basta mescolare tutto in una ciotola. Se vuoi una farcitura più “ricca”, puoi aggiungere una manciata di feta sbriciolata, qualche spinacino fresco oppure una grattugiata di pecorino (non troppo stagionato, sennò copre gli altri sapori). Per chi ama la versione “fusion”, mozzarella e feta insieme vanno d’accordo, basta non esagerare con la feta che è sapida.

Quando mettere l’uovo sopra:
Se vuoi la versione con l’uovo (molto diffusa in Turchia per colazione e brunch), dopo aver steso e farcito la pide, la inforni per circa 8-9 minuti, poi tiri fuori la teglia, crei un piccolo “cratere” nel ripieno e rompi un uovo al centro. Rimetti in forno per altri 3-4 minuti, giusto il tempo che l’albume si rapprenda ma il tuorlo resti morbido.

Pide al formaggio con uovo al centro

Alcune varianti semplici:

  • Con verdure: aggiungi spinaci freschi appena saltati, zucchine grattugiate ben strizzate o peperoni a dadini.
  • Piccante: un pizzico di peperoncino coltivato sul balcone ci sta sempre bene, magari insieme a una spolverata di origano fresco.
  • Quattro formaggi: mixa caciotta, mozzarella, gorgonzola dolce e pecorino – non sarà tradizionale, ma funziona!

Consiglio pratico:
Per evitare che il ripieno perda troppa acqua in cottura, scegli sempre formaggi asciutti o ben scolati.
Se usi ingredienti freschi dell’orto (prezzemolo, cipolle, spinaci), meglio tagliarli all’ultimo e aggiungerli subito prima di infornare, così non rilasciano troppa umidità e restano profumati.

Cottura Perfetta in Forno Domestico: Temperature, Strumenti e Texture

Passiamo ora alla cottura! La pide, per venire bene, ha bisogno di una cottura breve ma intensa, proprio come succede nei panifici turchi dove il forno arriva anche a 300°C. In casa, ci si deve adattare un po’, ma con qualche accorgimento si può ottenere un risultato molto simile, croccante fuori e morbido dentro.

Temperatura e posizione in forno:
Il forno va preriscaldato bene, almeno a 230-250°C. Io imposto sempre il forno in modalità statica, con la teglia sul ripiano più basso per i primi minuti, così la base diventa croccante e non rimane umida. Dopo 7-8 minuti, spesso alzo la teglia di un ripiano e, se serve, accendo il grill negli ultimi due minuti per colorare bene i bordi. Questa piccola variazione di altezza fa davvero la differenza: la base resta compatta e il ripieno non si asciuga troppo.

Strumenti utili:
Se hai una pietra refrattaria, usala senza pensarci: va messa in forno a scaldare almeno mezz’ora prima, così trattiene il calore e cuoce la base come in un forno a legna. Se invece usi la teglia classica, va bene lo stesso, meglio se coperta da carta forno. Ho provato anche la teglia forata, che rende la base ancora più asciutta.
Nelle mie prove, la pietra refrattaria ha dato un risultato molto più soddisfacente, ma già con una buona teglia e il forno ben caldo ottieni una pide soddisfacente.

Tempi e consigli:
Le pide cuociono in circa 12-15 minuti, ma la regola d’oro è: controlla dopo i primi 10 minuti. Se vedi che i bordi si colorano troppo in fretta, abbassa di 10°C. Se aggiungi l’uovo sopra, come nella versione turca più ricca, fallo a metà cottura: apri il forno velocemente, versa l’uovo al centro e richiudi subito, bastano 3-4 minuti in più perché si rapprenda senza diventare gommoso.

Nei forni ventilati i tempi si accorciano leggermente, ma la pide rischia di seccarsi. Di solito preferisco la modalità statica per controllare meglio l’umidità e avere una crosta croccante ma non dura. Se vuoi avvicinarti ancora di più al risultato dei forni turchi, puoi spruzzare leggermente d’acqua le pareti del forno prima di infornare: l’umidità iniziale aiuta l’impasto a gonfiarsi bene.

Cottura su forno a legna o barbecue:
Se ti capita di avere un forno a legna, puoi cuocere la pide direttamente sulla pietra, a temperature anche di 300°C, per 7-8 minuti al massimo. Ho provato anche a cuocerla sul barbecue chiuso, su pietra refrattaria: ci vogliono meno di 10 minuti e il risultato è ottimo, croccante fuori e filante dentro.

A volte, per provare a replicare l’effetto dei forni turchi, uso il grill a fine cottura: in due minuti i bordi si dorano e fanno quella crosticina che piace a tutti. Vale la pena fare qualche prova con il proprio forno: basta poco per trovare la combinazione giusta.

Varianti, Conservazione e Come Servire la Pide in Tavola

Una delle cose più belle della pide è che puoi adattarla ogni volta, in base a quello che hai in frigo, all’orto o semplicemente ai gusti del momento. La versione classica è con il formaggio filante, ma le varianti non mancano, soprattutto quando vuoi renderla un po’ più leggera o stai cercando qualcosa di diverso dal solito.

Varianti più amate:

  • Pide integrale: Basta sostituire metà della farina con farina integrale. La base viene più rustica, il sapore è più pieno e, se usi farina macinata a pietra, senti subito la differenza anche nel profumo.
  • Senza glutine: Si prepara facilmente usando un mix per pane senza glutine. Il risultato cambia un po’ in elasticità, ma se la impasti con attenzione e la stendi senza strapparla, cuoce benissimo. L’ho preparata più volte per amici celiaci, usando anche un po’ di farina di riso: non si accorgono nemmeno della differenza, soprattutto se il ripieno è ricco.
  • Con verdure dell’orto: Spinaci, cipollotti, zucchine grattugiate, persino un po’ di peperoncino coltivato in balcone: puoi aggiungerli al ripieno o come guarnizione prima di servire. Il bello è proprio poter raccogliere quello che cresce in quel momento e portarlo subito in tavola.
  • Piccante: Se ami i sapori decisi, un pizzico di peperoncino fresco dell’orto e qualche fettina di cipolla rossa rendono la pide perfetta per gli aperitivi tra amici.
  • Versione mini: Basta dividere l’impasto in pezzetti più piccoli e farcirli come preferisci: diventano uno stuzzichino perfetto per buffet e cene in piedi.

Come conservare la pide:
Quando capita di averne in avanzo (cosa non frequente, a dire il vero), la lascio raffreddare completamente e poi la avvolgo in carta forno e la metto in un sacchetto per alimenti. In frigo si conserva bene fino a 2 giorni. Se vuoi congelarla, sia da cruda che già cotta, va messa negli appositi sacchetti, ben chiusa.
La pide già cotta, scongelata, torna come nuova se la passi 5 minuti in forno caldo a 200°C: ritrova la croccantezza e il formaggio torna filante. Quella cruda, invece, la faccio scongelare in frigo per 4-5 ore e poi la cuocio normalmente. Da evitare il microonde: la crosta si ammorbidisce troppo e perdi la consistenza tipica.

Quando e come servirla:
La pide al formaggio è perfetta sia come piatto unico, magari accompagnata da una bella insalata dell’orto, sia tagliata a fette per un brunch o una cena informale tra amici.
Mi è capitato spesso di servirla durante una serata in terrazzo con amici, insieme a qualche salsa fresca, olive e verdure grigliate. Tutti hanno apprezzato proprio il collegamento tra ciò che stavano mangiando e quello che avevo raccolto poche ore prima.
Volendo, puoi prepararla anche in versione “mini” per un aperitivo rustico: la forma resta quella a barca, solo più piccola.

Un consiglio concreto:
Se vuoi che la pide resti sempre croccante fuori, scalda bene il forno e, se la devi riscaldare, non lasciarla mai troppo tempo: bastano pochi minuti ad alta temperatura.

Valori Nutrizionali, Benefici e Inserimento nella Dieta Mediterranea

Una pide al formaggio di dimensioni medie, con 500 g di farina e 350 g di formaggio, apporta circa 350-420 kcal a porzione. Il valore cambia molto in base al tipo e alla quantità di formaggio, ma anche alle eventuali aggiunte di verdure o farine integrali. Se usi mozzarella o aggiungi spinaci, il piatto risulta più leggero; se invece scegli solo formaggi stagionati, sale anche il numero di calorie.

La pide non è certo una ricetta “dietetica”, ma si inserisce bene in una dieta mediterranea se preparata in casa, magari con una parte di farina integrale e ingredienti freschi dell’orto.
Di solito la porto a tavola come piatto unico, abbinandola a una grossa insalata di stagione: così diventa un pasto completo, sazia e non appesantisce.
Se usi ingredienti autoprodotti hai il vantaggio di sapere cosa mangi davvero, eviti conservanti inutili e puoi gestire il sale come preferisci.
In famiglia la preparo anche per chi ha esigenze particolari (dieta povera di sale o senza lattosio), basta scegliere bene il formaggio e dosare le quantità.

Il senso è semplice: la pide non è un tabù, va solo “costruita” su misura, usando ingredienti di qualità. Così, anche chi segue una dieta equilibrata può concedersela senza problemi.

👉 Per informazioni sui valori nutrizionali della pizza al formaggio, che possono essere utili per confronti con la pide, consulta questa fonte:
Link: Calorie in Pizza al Formaggio (100 g) e Valori Nutrizionali – FatSecret

FAQ sulla Pide al Formaggio: Le Risposte alle Domande Più Frequenti

1. Come si fa la pide al formaggio turca in casa?
Basta preparare un impasto semplice con farina, acqua, lievito, olio e sale, lasciarlo lievitare e stenderlo a forma di barca. Si farcisce con formaggio filante (kasar, mozzarella ben asciutta o caciocavallo), prezzemolo fresco e, se vuoi, cipollotto dell’orto. Si cuoce in forno molto caldo per 12-15 minuti, fino a quando i bordi sono dorati e il centro rimane morbido.

2. Quali sono i formaggi migliori e come sostituire il kasar?
Il kasar originale si trova nei negozi etnici o online, ma va benissimo anche mozzarella per pizza, caciocavallo giovane, scamorza o un mix con un po’ di feta. L’importante è scegliere un formaggio che fili e non rilasci troppa acqua.

3. La pide si può fare senza glutine?
Sì, si può usare un mix per pane senza glutine, magari aggiungendo un po’ di farina di riso per migliorare la consistenza. Le quantità d’acqua vanno regolate perché le farine senza glutine assorbono diversamente, ma la procedura resta la stessa.

4. Come si conserva la pide fatta in casa?
La pide cotta si conserva in frigo per un paio di giorni, avvolta in carta forno e poi in un sacchetto. Si può anche congelare, già cotta o ancora cruda. Al momento di servirla, basta scaldarla in forno caldo per qualche minuto per ritrovare croccantezza e filantezza del formaggio.

5. Qual è la differenza tra pide e pizza?
La pide ha una forma allungata “a barca”, bordi spessi e viene farcita senza sugo di pomodoro. L’impasto è simile ma più soffice e il ripieno classico è a base di formaggio e verdure, spesso con ingredienti freschi dell’orto.

6. Si possono usare ingredienti coltivati in casa?
Assolutamente sì. Prezzemolo, cipolle, spinaci, peperoncini e altre erbe fresche raccolte dal balcone o dall’orto danno davvero una marcia in più alla pide. La cucina e la coltivazione vanno di pari passo e si sente la differenza già dal profumo.

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Scrivimi nei commenti: rispondo sempre volentieri, e magari la tua domanda può aiutare anche altri coltivatori!
Se invece coltivi da tempo e hai qualche trucco personale per la pide, condividilo: qui si impara tutti insieme.

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